Recensione: Il metodo della fenice - Antonio Fusco

by - luglio 25, 2016

Buongiorno lettori!
Cominciamo con una nuova settimana, che ci porterà anche alla fine dei luglio. Oggi poi non è un giorno qualunque ma è il compleanno di sorella mia, quella vera eh! E sapete cosa vuol dire questo? Esatto, avete indovinato: torta!! Lo so, sono una brutta persona...
Prima di abbandonarmi ai miei sogni ad occhi aperti pregustando già un'ottima fetta di torta (gaaaaaaaaaa) vi propongo la recensione di un libro che ho aspettato tantissimo e che non vedevo l'ora di avere tra le mie mani: Il metodo della fenice di Antonio Fusco.

Il metodo della fenice. La terza indagine del commissario Casabona
di Antonio Fusco
Giunti | M | 240 pagine
ebook €6,99 | cartaceo €12,90
29 giugno 2016


Trama. Novembre, il mese dei morti e della pioggia. Una telefonata anonima sveglia la centrale di Valdenza alle prime luci dell'alba. Il commissario Casabona, che per via di uno scontro con sua moglie da un paio di giorni dorme in questura, è il primo a precipitarsi sul posto: sotto il vecchio ponte di Campanelle, ai confini del bosco dove vive appartata la misteriosa comunità degli Elfi, viene rinvenuto il corpo di una giovane donna, nudo e parzialmente carbonizzato. Un compito facile per la Scientifica, perché nelle vicinanze emergono subito indizi utili all'indagine. Troppi e troppo in fretta, pensa Casabona. Tanto più che il presunto colpevole viene trovato di lì a poco: in fondo al lago, al volante della sua auto; annegato in seguito a quello che risulta un banale incidente. Ma Casabona non ci sta: il suo istinto gli dice che dietro la storia delle due vittime - lei entraîneuse in un night club, lui pornoattore di fama locale - si nasconde qualcosa di molto più torbido. Qualcuno sta cercando di insabbiare verità scomode che premono per venire alla luce. E qualcuno vuole vedere il fuoco della vendetta ardere sino in fondo, perché è solo dalle ceneri che si rinasce a nuova vita. Per sciogliere il mistero, Casabona dovrà affondare le mani nel ventre molle della provincia italiana, dove l'unica cosa che conta è l'apparenza, eppure niente è come appare. Un'esperienza così sconvolgente e accecante da indurlo a dubitare persino dei suoi affetti più cari.

"A volte bisogna avere il coraggio di fermarsi per riconsiderare ciò che è accaduto con occhi nuovi. E' così che si diventa migliori. Che ci si libera della schiavitù dei propri demoni. Perché è loro che si vuole assecondare quando si deforma il significato della realtà. L'accidia, il rancore, il desiderio di autocommiserazione, la gelosia, l'invidia, la superbia, l'orgoglio e l'odio sono dentro l'uomo e hanno bisogno di buone ragioni per affacciarsi al mondo esterno. Non importa che siano vere o finte. Reali o solo apparenti."
Torna Antonio Fusco, torna Tommaso Casabona, commissario di stanza a Valdenza. E io non vedevo l'ora di potermi ributtare a capofitto nelle  sue indagini. Conosciuto grazie alla seconda indagine di Casabona (QUI la mia recensione de La pietà dell'acqua), Antonio Fusco con la sua scrittura professionale ma chiara, competente ma molto scorrevole mi ha conquistato senza se e  senza ma. 
In questa terza indagine Casabona si trova davanti ad un caso all'apparenza facile: il corpo di una giovane donna viene rinvenuto sotto ad un ponte parzialmente carbonizzato. Dopo poche analisi e ricerche si trova l'identità della ragazza, un'impronta su una tanica, una corrispondenza nelle testimonianze. Facile, tutto risolto. Tuttavia presto il DNA del presunto colpevole, trovato morto in un'incidente, ricompare anche nei dati di un'altra indagine, quella di un omicidio avvenuto nel 1969, anno in cui il colpevole non era che un bambino di pochi mesi. Forse il caso non è così semplice e Casabona si trova presto ad allargare le sue ricerche. 

Quando si è al secondo o terzo libro di un autore c'è sempre un po' il rischio di non sapere cosa scrivere o di ripetersi. C'è anche il rischio che un personaggio già conosciuto venga a noia, sempre per il fatto che noi lettori, ammettiamolo, siamo dei rompiscatole e vorremmo sempre che un autore ci stupisca, ci sconvolga, ci lasci a bocca aperta (chiudetela se no entrano le mosche). Con Antonio Fusco tutto questo a me non capita. Potrei leggere e rileggere i suoi libri all'infinito senza perdere quella scintilla iniziale. Mi piace come scrive, mi piace come spiega anche a noi profani i meccanismi di un'indagine o i rapporti interni ad un commissariato (io almeno non mi sono mai trovata all'interno né dell'una né dell'altro, non so voi...), non diventando mai pedante o troppo accademico. Sa trasmetterti il brivido dell'indagine, quel particolare formicolio che spunta sotto le dita e che ti porta a girare la pagina per scoprire altre informazioni, fare ipotesi e vedere se la tua idea era giusta. Non è cosa da poco, in un mondo in cui tutti si improvvisano signore Fletcher o Don Matteo. 
Una cosa che mi ha colpito è la normalità dei suoi casi. Non sono casi incredibili, impensabili, si vede  che Fusco ha toccato con mano la realtà di un'indagine (insomma è un funzionario della Polizia di Stato e criminologo forense) e non ci fa perdere in voli pindarici, ci tiene coi piedi per terra, presentandoci anche i problemi che Casabona incontra, dalla carenza di auto alle scaramucce con altri reparti della Polizia. 

E arriviamo al protagonista, Tommaso Casabona, che oltre ad essere un commissario di esperienza è anche un marito e un padre. L'autore ha inserito anche negli altri libri piccoli flash della sua vita personale, del suo rapporto con la moglie e con i figli. Tuttavia questo terzo libro si scopre alla fine quello più di impatto in questo senso. Mi è sembrato essere un libro della svolta. No so cosa accadrà nel prossimo romanzo, non so neanche se ci sarà (ma naturalmente spero di si), ma se ci sarà mi immagino un personaggio diverso, che sta portando avanti un percorso personale di non poco conto. 

In conclusione, il pacchetto Antonio Fusco / Tommaso Casabona, come si suol dire, vince e convince, anzi per me è stata una conferma. L'ho letto in un giorno, felice di poter incontrare di nuovo Casabona ma anche un po' pentita perchè ora dovrò aspettare... Ma che volete farci, quando un libro mi piace non lo mollo facilmente!

Voto


Alla prossima



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15 comments

  1. Ciao Laura!
    Ho conosciuto Casabona grazie a te ed è un personaggio che ho amato da subito,se poi in questo capitolo c'è più l'uomo che il commissario, rispetto a La pietà dell'acqua, non posso che segnarlo subito!
    Auguri a sorella e buona torta!
    Bacio, Stefi

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    1. Grazie Stefi. Si, soprattutto sul finale vedrai che fa delle scelte importanti... :)

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  2. Wow! Una recensione che convince. Confermo tutto quello che scrive Stefania.
    baci lea

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  3. ho capito, devo recuperare assolutamente questa serie! E' meglio se parto dal primo, vero?

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    1. Si possono leggere anche sparsi, c'è solo qualche riferimento ma assolutamente capi bile. Certo, se parti dal primo è meglio

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  4. Ciao Laura, aspettavo la tua recensione e ci ritrovo tutto quello che mi ha colpito durante la lettura del precedente: dallo stile di Fusco al protagonista, il commissario Casabona!
    A questo punto devo recuperare il primo ed il terzo :)

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    1. Recupera! Va anche bene che il primo è anche uscito in economica :)

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  5. Totta!!!! Comunque sì, sei una brutta persona. Lumachina è tonnata?!

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  6. Anch'io ho avuto modo di conoscere Casabona grazie a te e, magari durante le ferie, recupero i due libri che mi mancano.

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  7. Buongiorno Laura,
    questa tua recensione mi conforta moltissimo, perché mi prospetta lunghi pomeriggi piacevoli in compagnia del commissario Casabona... sapendo che ci sono ben tre libri piacevoli e interessanti davanti a me. Il mio strano vezzo di non riuscire a leggere i libri in ordine casuale, se so che fanno parte di una serie progressiva (anche se i libri sono autoconclusivi) mi "costringe" a iniziare da "Ogni giorno ha il suo male", che avevo già scaricato sul reader grazie a un'offerta. Ora sicuramente darò inizio alle danze con il commissario!
    A presto

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    1. C'è di buono che sono letture molto fluide, quindi anche se ne devi recuperare tre vedrai che non ti impegneranno moltissimo ;)

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