Recensione: Victoria - Daisy Goodwin

by - giugno 26, 2017

Buongiorno lettori,
lo so lo so, fa caldo. Che ve lo hanno già fatto notare? E pensate che a me ieri avevano promesso pioggia e invece ho ottenuto solo un bel pugno di sabbia. Non vi dico il rodimento di vedere una mezza nuvola stitica (si potrà dire? Uhmmmm) che attraversava il cielo. Datemi l'inverno!!!
Va beh, mentre mi passa (si credeteci, come no) il delirio meteorologico, passiamo ad argomenti più interessanti e alla recensione della mia ultima lettura, un libro che non poteva non entrare nella mia libreria, Victoria di Daisy Goodwin, per la cui copia devo ringraziare la Sonzogno.

Victoria
di Daisy Goodwin
Sonzogno | Romanzi | 432 pagine
ebook €4,49 | cartaceo €19,50
01 giugno 2017 | scheda Sonzogno

Trama
Vittoria ha solo diciott'anni quando, nel 1837, la morte dello zio Guglielmo IV la innalza al trono d'Inghilterra. Esce da un'adolescenza malinconica e nei suoi primi giorni da regina viene guardata a vista dalla madre e dall'onnipresente e ambizioso Sir Lord Conroy, che esercita una grossa influenza sugli affari di stato e si sente minacciato dal carattere indipendente della giovane sovrana. Sebbene il potere la seduca fin da subito e le conferisca una straordinaria energia, le prime mosse dell'inesperta Vittoria sono però piuttosto avventate, soprattutto quando solleva pesanti, e ingiusti, sospetti contro l'inseparabile dama di compagnia di sua madre, accusata di intrattenere una relazione con l'odioso Conroy. Questo e altri passi falsi gettano una luce sinistra sulla regina, che non piace né al parlamento né ai sudditi. Gli scandali si succedono, insieme agli intrighi della corte per ostacolare la sua ascesa. Inoltre, agli stentati inizi sembra che stia per aggiungersi un matrimonio di pura convenienza dinastica. E invece... Le nozze con il cugino Albert si riveleranno il felice punto di svolta della vicenda pubblica e sentimentale di Vittoria d'Inghilterra, destinata, grazie alla non comune abilità politica e all'intrepida personalità, a segnare l'Ottocento britannico e a diventare una delle più grandi figure femminili della storia.


Avanti, facciamo uno dei nostri soliti giochi, se io vi dico regina Vittoria a voi cosa viene in mente? Una signora di una certa età, bassina e imponente al contempo, occhi leggermente sporgenti, vestita perennemente in nero, con una coroncina piccina in cima alla testa tondeggiante. E in effetti questa è la regina Vittoria che abbiamo imparato a conoscere, quella delle prime foto, circondata dai tanti figli e ancor più nipoti, quella che attraverso i matrimoni ha dato letteralmente la vita e il sangue alle casate regnanti europee. Tuttavia prima dell'Impero e delle statue commemorative, prima di diventare regina, Vittoria (o meglio Victoria) è stata Alexandrina Victoria, una bimba naturalmente privilegiata ma che è cresciuta sola, chiusa nelle mura di Kensington Palace, ad aspettare la morte del re suo zio. E da qui prende il via il libro di Daisy Goodwin, libro nato per una volta dall'omonima serie tv scritta dalla stessa autrice. Avendo già letto qualcosa della Goodwin (L'amante inglese di Sissi) sapevo che cosa aspettarmi ma soprattutto sapevo che mi sarei trovata davanti ad un libro coerente con la storia vera ma non per questo davanti ad una mera lezioncina.

La Goodwin nei suoi libri ha il raro dono di portare in scena dei personaggi storici, dei mondi realmente esistiti, senza annoiare ma senza neanche togliere loro quel fascino che li ammanta. Non si limita a raccontarci le loro vite ma ci apre i loro cuori, senza però inciampare nel pettegolezzo pruriginoso. Certo, qualcosa inventa, non potrebbe essere diverso, ma non lo si avverte, anche perchè si è così immersi nel racconto che non ci si fa caso. E così incontriamo la regina Vittoria appena diciottenne che sale al trono e cerca non solo di prendere in mano la sua vita, ma anche di trovare il suo posto, di dimostrare che anche lei ha una voce e che non è solo un titolo. Vittoria davanti al Parlamento, ai Conservatori e al suo Popolo è in fondo non solo poco più di una bambina ma anche una donna, cosa potrà mai capire di politica e di governo? Vittoria ci proverà, cadrà, farà errori eppure noi sappiamo che il suo sarà un regno lungo e la sua era qualcosa che non si è mai visto.

E' stato molto curioso scoprire i retroscena, i piccoli dettagli che spesso non si sanno o si sfiorano appena, così come bello è stato conoscere i personaggi che anno circondato la regina nei primi anni di regno.
Come vi dicevo questo libro nasce da una serie tv andata in onda in Italia su LaEffe. Bella, brutta, così così? Ecco, per una volta devo dire che leggere il libro e guardare la serie tv mi hanno egualmente appagato. Ho trovato bravissimi gli attori e ben riuscito il romanzo, quindi leggere il secondo e immaginarsi i primi in scena è stato più che naturale.

Insomma, la Goodwin continua a piacermi e non mi viene mai a noia. Con gli storici il rischio è sempre dietro l'angolo, così come il pericolo di ritrovarsi proiettati sui banchi di scuola (aaaaahhhhhh). Con i suoi libri oramai la preoccupazione non c'è più, sono una vera gioia per gli occhi, un piacevole salto indietro nel tempo ad ammirare gli splendori di una delle sovrane più osannate ma anche i suoi momenti no, i suoi tentennamenti, i suoi tormenti.

Alla prossima


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1 comments

  1. Boh non so se prenderlo oppure no per paura che sia la copia in romanzo della sceneggiatura del telefilm Victoria, che per carità è fatto benissimo però... Sempre la stessa autrice è... Per il momento è un nì

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