Recensione: Ai piani bassi - Margaret Powell

by - febbraio 08, 2013

Buongiorno ragazzi!
Oggi torno con la recensione di un libro di cui vi avevo annunciato l'uscita un po' di tempo fa e cioè Ai piani bassi di Margaret Powell.

Ai piani bassi

di Margaret Powell
ed. Einaudi
pp. 192
€ 16,50


Trama
Il libro che ha ispirato la serie tv Downton Abbey. Le memorie ironiche e sulfuree di una cuoca che osserva l’esistenza dorata in una grande magione aristocratica negli anni Trenta. Un documento unico, diventato subito caso editoriale, ora riscoperto ovunque grazie alla serie tv. «Il mondo diviso tra i saloni scintillanti e i piani bassi della servitú, come in Quel che resta del giorno, la lotta di classe a colpi di tazze di tè. Chi ama il cinema elegante di James Ivory, i libri di Jane Austen, le grandi saghe familiari in cui, dietro l’apparente tranquillità, serpeggia l’inquietudine, non si perda Downton Abbey, serie rivelazione dell’anno che agli Emmy Awards ha sconfitto la lodatissima Mildred Pierce». (la Repubblica).

Recensione
Ai piani bassi è un libro molto piacevole, che racconta la vita di una ragazza, Margaret, che finita la scuola si trova costretta ad andare "a servizio" come sguattera in una casa di Hove. Da lì a qualche anno riesce a trovare diversi lavori come cuoca, sua reale aspirazione.
Ho letto questo libro attratta dal fatto che avesse ispirato Downton Abbey, una serie bellissima. In effetti questo libro da uno spaccato realistico e diretto di quella che doveva essere la vita di chi in una grande dimora inglese non solo ci viveva, ma ci lavorava anche, e duramente. La Powell, raccontando, la sua storia non ci risparmia niente, nè la fatica, nè la paura, nè gli aspetti più comici di stare "a servizio", ma lo fa con intelligenza e garbo, rendendola una lettura molto scorrevole, piacevole e accattivante.E' un racconto diretto e veritiero, ma proposto con una semplicità a tratti quasi disarmante per un lettore moderno. 
Ci racconta la sua storia, ma anche quella delle persone per cui lavora, proponendoci le loro abitudini ma anche i loro aspetti più ironici ed eccentrici, come la perversione di Mr Bishop che amava toccare i bigodini delle cameriere "E mentre lo fa è felice e contento"...non so voi, ma a leggere queste righe non può che non spuntare un sorriso ripensando alle moderne 50 sfumature di grigio... Ma Margaret non si limita  a questo. Parlando di questo episodio particolare ce lo presenta scherzando e ironizzando sul suo datore di lavoro, ma non solo, perchè ci dice perchè, nella sua innocenza, crede si una cosa sbagliata: era l'ennesima dimostrazione di inferiorità della servitù. E forse qui sta la bellezza di questo libro: la protagonista lavora contenta di avere un lavoro, ma non vuole limitarsi a questo, cerca di progredire e di migliorare (anche se non mi piace questa parola), vuole scoprire e imparare, vuole essere trattata alla pari perchè per lei non esiste differenza reale tra "loro" e "noi". Anzi a volte ha pietà dei propri datori di lavoro, ribaltando quello che la società imponeva. Margaret ci mostra un grande cambiamento che si sta realizzando in quel determinato momento storico, e lo fa da dentro, guardandolo con gli occhi di una giovare ragazza che sta crescendo.

Voto...




Alla prossima
Eliza

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12 comments

  1. Ciao Eliza mi piace davvero la tua recensione!
    Non conosco il libro, né la serie televisiva ma l'argomento trattato sembra davvero interessante l'ironia garbata, le "punzecchiature" nei confronti di una società, be' direi che mi hai proprio incuriosita... metto il libro in wishlist!
    E poi... quanto sono belle le dimore inglesi immerse nel verde *_*

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    1. Si infatti la copertina mi è piaciuta tantissimo...ad avercelo un praticello così grande e così verde...io ho un quadratino di terra che ero è tutto rovinato dal freddo e dal cane...

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  2. Desidero questo libro da quando ne ho scoperta l'esistenza e il telefilm mi piace tantissimo >.< me lo devo assolutamente procurare insieme agli altri della serie...

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  3. È già da qualche tempo che avevo programmato la visione di Downton Abbey, poi ho visto in giro questo libro e ho pensato che dovevo leggerlo assolutamente! Però, non so se leggere il libro e dopo guardare la serie tv oppure fare il contrario. Non so quanto siano legate le due opere. Tu che mi consigli?

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    1. Il libro è una cosa, la serie è un'altra. Diciamo che nella serie ci sono delle atmosfere che trovi anche nel libro, ma uno non rovina l'altra, quindi penso che puoi fare come ti viene più semplice.

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  4. La serie tv non la conosco, però ho letto di questo libro in diverse recensioni e una mia amica me l'ha appena dato, non vedo l'ora di cominciarlo.
    Buona domenica

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    1. E' un bel libro! E se ti piace ti consiglio assolutamente la serie! Hanno finito da poco la seconda serie su rete4 (ma in UK sono alla terza), però magari la ridanno! :)

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  5. ciao, sono pienament daccordo. Ho appena finito questo libro e mi è piaciuto molto. A dire il vero in alcuni punti mi sono anche rattristata parecchio, non dico altro perchè molti non l'hanno ancora letto. Io direi che è un libro da leggere assolutamente. La serie tv a me piace molto, e ho già visto anche la terza serie. é sempre meglio leggere il libro,poi guardare il film o come in questo caso il telefilm, comunque a mio parere in questo caso sono due cose differenti.
    Un libro che mi sento assolutamente di consigliare è l'ombra del silenzio della Morton.

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    1. Si sono in effetti due cose diverse, infatti se ho capito bene queste è uno dei libri che hanno ispirato la serie, un altro è Lady Almina e la vera storia di Downton Abbey (che mi aspetta sul comodino!).
      L'ombra del silenzio l'ho preso ma ancora lo devo leggere! ^^

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