Recensione: Come petali sulla neve - Antonella Iuliano

by - settembre 07, 2016

Buongiorno lettori,
dopo due giorni dedicati completamente al giveaway ancora in corso oggi torniamo a parlare di libri e questa volta vi proporrò la recensione di un libro italiano. Qualche tempo fa (più di qualche...ahi ahi Laura) mi ha contattata Antonella Iuliano  per parlare del suo libro Come petali sulla neve. La Biblioteca di Eliza l'anno scorso ha anche ospitato una tappa del blog tour dedicato al libro e ora ho il piacere di proporvi la recensione del romanzo. 


Come petali sulla neve
di Antonella Iuliano
Genesis Publishing | Narrativa | 250 pagine
cartaceo €11,60 | ebook €3,99
2 giugno 2015

Trama. "Come petali sulla neve recisi dallo stesso fiore, sospinti da un impetuoso vento in remoti luoghi, ad appassir lontani." Il giorno in cui scrive questi versi, Philip Shannon sente di aver perso le poche certezze racimolate nella sua vita apolide. È seduto dietro una finestra con il cuore affranto e lo sguardo fisso sull'ultima neve di marzo. La sua storia è iniziata soltanto pochi mesi prima, dietro un altro vetro, freddo e umido, a migliaia di chilometri di distanza. Una pioggia insistente, quel giorno, sferzava le strade dove raramente si era avventurato nei suoi lunghi anni trascorsi all'Istituto per orfanelli S. Vincent, in Irlanda del Nord. La sua esistenza è una landa desolata dove la neve si è posata così a lungo e il freddo è tale da cristallizzare il passato, come nella fotografia che ha accidentalmente ritrovato nell'archivio dell'Istituto: l'immagine di due bambini troppo simili e la certezza che uno dei due sia proprio lui è tutto ciò che ha. Oltre il vetro e la pioggia, esiste qualcuno che è parte della famiglia che non ha mai avuto; qualcuno con il suo stesso aspetto; qualcuno a cui lui appartiene e che gli appartiene.

Storia di perdita e di ricerca, Come petali sulla neve è un romanzo dal taglio particolare. La passione per la letteratura e per i classici dell'autrice si sente in ogni parte del libro, dalla trama, allo stile, dai personaggi alle tematiche, e questo fa si che il romanzo, pur ambientato nella modernità, acquisisca comunque un taglio quasi da "altri tempi".
Al centro del racconto c'è la storia di Philip, orfano sempre vissuto nell'istituto in cui è cresciuto, nascosto al mondo. Poi una fotografia da una svolta alla sua vita, portandolo a domandarsi chi è quel bambino che appare nello scatto accanto a lui e ai suoi genitori e che tanto gli somiglia. Ecco, della storia non voglio raccontarvi di più perchè questo libro è uno di quei libri che è bello scoprire piano piano, accompagnando il protagonista e i suoi amici nelle ricerche, assaporando le loro speranze  ma affrontando anche i loro dolori e travagli. 
Mi è piaciuto molto il legame che Philip sa creare con il lettore: ci parla, si confida, lo rende partecipe della sua confusione ma anche dei suoi sogni. E' un protagonista particolarmente sensibile, di quelli che sembrano sempre muoversi in punta di piedi ma le cui azioni hanno alla fine un forte impatto su chi li circonda. 
Quella che Antonella ci racconta è una storia intensa, non lunghissima ma densa di argomenti e tematiche che colpiscono, prima fra tutte la natura del legame di sangue, la sua forza  e il suo significato. Ma abbiamo anche l'amicizia, l'inganno, la malattia mentale, tematiche che ci riportano un po' alla mente i classici dell' '800. 
Da questo amore per la letteratura deriva anche un stile piuttosto preciso,  alto, dalla prosa fine, ricercata, elegante che, devo ammetterlo, mi ha inizialmente messo un po' in soggezione e ha anche creato una certa distanza con i personaggi e la storia in generale. In tutta la prima parte del racconto mi sono sentita più spettatrice che lettrice (tra le due cose per me c'è un bella differenza) e quindi mi sono ritrovata poco coinvolta. C'è stato poi un episodio che definirei uno spartiacque che ha ribaltato completamente questa situazione, facendomi avvicinare a Philip, rendendomi partecipe veramente della sua storia. Da quel momento in poi mi sono sentita coinvolta, incuriosita dagli eventi e pronta a scoprire cosa era successo in quell'istituto anni prima. 
In conclusione, è una storia bella, che appassiona, forse non per tutti, ma che riesce comunque ad affascinare chi gli concede il giusto tempo. 

Voto

Alla prossima


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1 comments

  1. ciao, scusa il disturbo, ma mi farebbe piacere se per lo meno leggessi il seguente post: http://laragazzachesinascondedietrounlibro.blogspot.it/2016/09/idea-blogathon-la-casa-dei-bambini.html
    :)
    Grazie comunque vada
    xx

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