Recensione: E le stelle non stanno a guardare - Loredana Limone

by - maggio 03, 2017

Buongiorno lettori!
Ieri ha preso il via con il post di presentazione il BlogTour dedicato al nuovo libro di Loredana Limone (la zia Loredana!) La felicità vuole essere vissuta, in uscita il 18 maggio. Se ancora non vi siete iscritti potete farlo facendo un salto QUI, anche perché c'è in palio una sorpresa. Oggi però non molliamo zia Loredana, la tengo qui con me stretta stretta, e vi propongo la recensione del secondo libro dedicato al prezioso Borgo Propizio, E le stelle non stanno a guardare...

E le stelle non stanno a guardare
di Loredana Limone
Salani | Romanzo | 387 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €14,90
6 marzo 2014 | scheda Salani


Trama
Tanti sono gli avvenimenti che scombussolano le giornate di Borgo Propizio e dei suoi numerosi abitanti, come la sempreverde zia Letizia, indaffarata a gestire la latteria insieme a Belinda, nipote acidina; le due sorelle Mariolina e Marietta, con il loro teatrino di litigi e riappacificazioni; l'amabile Ruggero, rozzo-che-piace; Dora, più pettegola che giornalaia; il maresciallo capo Bartolomeo Saltalamacchia... Con a capo il sindaco Rondinella, il paese sfoggia una nuova zelante giunta, il cui assessore alla Cultura, il nevrotico professor Tranquillo Conforti, incarica Ornella di organizzare un evento per l'inaugurazione della biblioteca. Sì, perché il paese ora vuole la sua biblioteca civica. E dovrà essere un evento speciale, o meglio spaziale, addirittura un festival letterario, sotto le luccicanti e propizie stelle del borgo. Be', non sempre propizie. Le chiacchiere ricominciano il giorno in cui giunge Antonia, una forestiera dai boccoli ramati, che porta un misterioso bagaglio interiore. Scappando da se stessa, è alla ricerca di un luogo dove curare l'anima, tanto da decidere che lì organizzerà la propria vendetta d'amore. Una vendetta contro chi? E perché? Quale che sia il motivo, è un piatto che andrà servito freddo. Ma Antonia non sa che Borgo Propizio ha il dono di cambiare la vita di coloro che varcano la sue mura merlate...



Bentornati a Borgo Propizio! E no, non è lo stesso borgo del primo libro perchè una nuova amministrazione, con a capo il lungimirante sindaco Felice Rondinella, non solo ha ripulito il grazioso paesino ma lo ha rilanciato a fulgido esempio di cultura. E infatti l'assessore alla cultura, Tranquillo Conforti (sia chiaro, Tranquillo di nome ma non di fatto), ha pensato bene di mettere in piedi un Festival Letterario, affibbiando l'incarico di organizzarlo ad una operosa Ornella. Tutto qui? Ma no, non scherziamo, perchè i personaggi che abbiamo incontrato nelle viuzze del primo libro tornano, con le loro vite, tra alti e bassi, a popolare questo bel paesino che sta vivendo una seconda giovinezza.

Le storie e le vite che Loredana mette in campo sono come sempre tante e come sempre mi piace come riesce a popolare questo borgo che dopo qualche anno passato con la pavimentazione sconnessa e le mura scrostate ha finalmente ritrovato il suo splendore. Perché, ricordiamolo, il primo protagonista dei suoi libri è proprio Borgo Propizio! Con il suo saper cambiare le vite di chi vi ci si avventura ma anche per il suo essere il Borgo tipico, un pochino d'altri tempi, con i negozietti lì da generazioni, quelli nuovi, ma anche con la classica divisione tra centro storico e fondovalle, sempre guardato con un po' di diffidenza. E' bella l'atmosfera che si respira, da casa, da famiglia, da luogo in cui ci si conosce tutti e in cui soprattutto tutti sanno tutto di tutti (ma guai a dire che Dora è pettegola eh!). E' un po' lo scotto da pagare per vivere non solo in un luogo a misura d'uomo ma in cui soprattutto ne succedono di tutti i colori quando un noto giallista viene invitato al Festival e si scopre qualche magagnuccia sul di lui conto, o quando viene bandito il primo concorso da bibliotecaria del paese.
Insomma, vite semplici, vite da paese che però l'autrice ci presenta in modo garbato e divertente, con uno sguardo ironico e una penna tagliente. Anche perchè io che ho la fortuna di conoscerla me la posso immaginare a parlare di Mariolina e Ruggero, del maresciallo Saltamacchia o di Rocco Rubino. Personaggi schietti, di quelli che inquadri subito (in positivo o in negativo), personaggi dai nomi parlanti che rimangono impressi e che ti strappano più di un sorriso.
Questa seconda storia di Borgo Propizio mi è piaciuta, mi ha riportato in un luogo in cui mi sento a mio agio (magari con una bella fetta di torta davanti) e mi ha fatto affezionare sempre di più agli abitanti. Che sia il caso di fare armi e bagagli e trasferirsi a Borgo Propizio?

Alla prossima

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8 comments

  1. io chino il capo come una penitente perché non ho ancora letto nulla di borgo propizio. devo solo cominciare, ma sono sempre più sommersa da libri. con sta storia del blog tour mi sa che è la volta buona :D

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    1. Si dai è il momento!! Vai!! Noi ti aspettiamo in latteria ;)

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  2. oh che bello che è, anche io letto da poco e come te amato tanto

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  3. Sono sempre più convinta che sarebbe bello trasferircisi. Già mi ci vedo con un piccolo negozietto nel centro storico, una piccola libreria magari :)

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  4. Adesso che ho letto tutti e quattro i volumi della serie (sì, sto facendo la sborona!) confermo che questo rimane sempre il mio preferito!

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